La carta di gemellaggio è stata firmata a Venezia il 13 dicembre 2011.

 

 

12° Gemellaggio per il Venezia Host
Venezia non smentisce la sua vocazione internazionale, nello spirito del lionismo, che ascrive tra gli obiettivi prioritari del Lions Club il "Creare e stimolare uno spirito di mutua comprensione fra i popoli". Il consiglio direttivo del Club e la specifica commissione preposta al gemellaggio si sono adoperati con impegno per portare a conclusione l’importante gemellaggio con il Club di Ouagadougou Doyen nel Burkina Faso:
•    importante perché impostato su un service di «trasferimento tecnologico», la serra solare per generare acqua potabile,
•    importante perché s’iscrive nel contesto della pluriennale collaborazione tra i Lions Italiani e i Lions del Burkina Faso.
Lo spirito che ha animato questo gemellaggio è lo stesso che in passato ha portato il Club a stabilire gemellaggi impostati su services di grande spessore, come ad esempio la realizzazione del monumento a Vivaldi in Vienna (gemellaggi con Wien Opera e Wien Excelsior) oppure le iniziative comuni, annuali, connesse con le regate delle repubbliche marinare (gemellaggi con Genova San Giorgio, Pisa, Amalfi).

La carta di gemellaggio è stata firmata a Venezia il 13 dicembre 2011:
il Lions Club VENEZIA HOST (ITALIA) – Distretto 108Ta3
il Lions Club OUAGADOUGOU DOYEN (BURKINA FASO) – Distretto 403 A1
PROCLAMANO
di realizzare in data odierna un gemellaggio per dare vita ad un service comune di realizzazione, presso una scuola del Burkina Faso, di un prototipo di serra «acqua solare» che consente di rendere potabile acqua inquinata.
Hanno firmato:
per il Lions Club Venezia Host:
Giovanni SPALIVIERO, Presidente
Leonardo BECCEGATO, Segretario
Per il Distretto 108 Ta3:
Maria Cristina PALMA, Governatore
per il Lions Club Ouagadougou Doyen:
Mathieu TANKOANO, Presidente
Florence TANGA, Segretario
Per il Distretto 403 A1
Augustin BAMBARA, Presidente di Zona 132

Cos’è una "serra solare" che produce acqua potabile?
Paolo Franceschetti ha avuto un’idea geniale: produrre acqua potabile da energia solare. L’obiettivo è “Salvare il mondo? Non proprio - ammette - ma almeno fornire acqua a chi ne ha bisogno. L’acqua è alla base della vita, l’ambiente e le energie rinnovabili sono da sempre il mio campo.”
29 anni, Dottorando in Scienze Ambientali presso l'Università Ca’ Foscari di Venezia, è uno di quei sognatori che hanno capito perfettamente il mondo reale. La sua “creatura” si chiama SOLWA  (SOLarWAter), e il prototipo l’ha costruito per la tesi di laurea, a Padova: un piccolo impianto di depurazione e desalinizzazione dell’acqua che funziona ad energia solare.     
L’Onu ha inserito la sua invenzione tra le dieci migliori idee sostenibili per lo sviluppo dell’umanità e per il progresso del mondo e lui ha appuntamenti dappertutto per presentare la sua invenzione, dalla Bolivia a Dubai, dove si è già scontrato con qualche multinazionale. “Ci sono in gioco interessi non da poco” dice Paolo. Sono proprio gli aspetti economici e politici, accanto a quelli tecnici, che fanno di SOLWA un progetto ad altissimo potenziale.

Il presidente del LC Ouagadougou Doyen durante la Sua prolusione in occasione della firma della “carta del gemellaggio”    La delegazione del LC Ouagadougou Doyen ricevuta al Comune di Venezia dall’assessore Roberto Panciera
15-01-2012, Domenico Lalli

 

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