Parte dalle principali città italiane il primo “Viaggio dell’emozione” in Burkina Faso, Organizzato da MK Onlus, il gruppo composto da 20 persone sarà in Africa dal 21 novembre al 1 dicembre 2018 con arrivo nella capitale del Burkina Ouagadougou, dove insieme ai Lions locali e un interprete si inizierà il vero tour.Parte dalle principali città italiane il primo “Viaggio dell’emozione” in Burkina Faso, Organizzato da MK Onlus, il gruppo composto da 20 persone sarà in Africa dal 21 novembre al 1 dicembre 2018 con arrivo nella capitale del Burkina Ouagadougou, dove insieme ai Lions locali e un interprete si inizierà il vero tour.Le tante richieste di prenotazione di questo primo viaggio (che era già sold out a luglio) hanno indotto l’associazione ad organizzare, insieme sempre ad una esperta agenzia un secondo viaggio. L’itinerario della prossima “emozione” di febbraio dal 9 al 16 febbraio è adatto a tutti, per chi lavora o per chi studia, una sola settimana da sabato a sabato, particolarmente intensa fra scuole, orfanotrofi, centri medici, villaggi e centri per l’infanzia che proprio MK Onlus, grazie al suo lavoro è riuscita a costruire. Il Burkina Faso ha anche alcuni angoli turistici davvero unici. E’ prevista anche una giornata, nei pressi di Sabou per vedere gli ippopotami nell’adiacente laghetto. Una quota individuale del viaggio (50 euro) verrà devoluta per un progetto benefico anche nel viaggio di febbraio.Per informazioni e prenotazioni è disponibile la Segreteria (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. ) ed il consigliere Bovicelli Sauro (347 3421509 – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. ). E’ consigliabile sin d’ora prenotare in quanto i posti sono limitati.Entrambi i viaggi hanno come mission di far conoscere il progetto “Vivi il tuo Paese” , nato per migliorare la realtà socio-economica dei villaggi rurali del Burkina. Le attività di MK Onlus  in questi anni si sono evolute dall’assistenza sanitaria, all’aiuto agli orfanotrofi, alla costruzione di pozzi ed orti di villaggio, fino alla formazione professionale per costruire per i giovani un futuro nel proprio paese ed è proprio questo che si vuol far conoscere”.

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